ONORARI PER VALUTAZIONI IMMOBILIARI: Normativa
- Morgan Zonca
- 21 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Quadro Normativo e Riferimenti Attuali
Nel corso dell’ultimo decennio la disciplina degli onorari professionali in Italia è profondamente cambiata. I tariffari minimi obbligatori sono stati aboliti: i minimi inderogabili delle parcelle tecniche sono stati eliminati dal Decreto Bersani (D.L. 223/2006) e tutte le tariffe professionali fisse sono state abrogate con il Decreto Monti (D.L. 1/2012). Ciò significa che oggi gli importi degli onorari devono essere liberamente concordati con il cliente al momento dell’incarico, preferibilmente per iscritto, come previsto dall’art. 9 del D.L. 1/2012 convertito in L. 27/2012. In sede di conferimento dell’incarico, il professionista è tenuto per legge a comunicare per iscritto il grado di complessità della prestazione e un preventivo di massima, indicando tutte le voci di costo (compenso, spese, oneri e contributi). Dal 2017 infatti vige l’obbligo del preventivo scritto per tutti i professionisti, introdotto dalla Legge 4 agosto 2017 n. 124. Inoltre, la mancanza del preventivo può avere conseguenze negative in sede giudiziale: il DM 140/2012 stabilisce che l’assenza della prova del preventivo di massima costituisce elemento di valutazione sfavorevole nella liquidazione giudiziale dei compensi.
Nonostante la liberalizzazione, esistono riferimenti normativi per quantificare i compensi in modo equo e trasparente. In ambito giudiziario, ad esempio, il compenso del Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) o del perito nominato dal giudice è regolato dal Testo Unico sulle spese di giustizia (DPR 115/2002) e dalle relative tabelle ministeriali. Queste tabelle (derivate dalla L. 319/1980 e dal DM Giustizia 30 maggio 2002) prevedono onorari fissi o variabili a percentuale per determinate materie, e in via residuale onorari a tempo (vacazioni) quando non sia applicabile un criterio a valore. In ambito extragiudiziale (incarichi privati o perizie stragiudiziali), non vi sono più tariffe obbligatorie: il compenso può essere pattuito liberamente, ma spesso si fa riferimento a parametri di congruità stabiliti normativamente. Un riferimento importante è il Decreto del Ministero della Giustizia 17 giugno 2016 (cosiddetto “Decreto Parametri”), emanato ai sensi dell’art. 24, comma 8, del D.Lgs. 50/2016 (Codice Appalti). Questo decreto approva le tabelle dei corrispettivi commisurati alla qualità e complessità della prestazione per i servizi di architettura e ingegneria.
PER LEGGERE L'ARTICOLO INTEGRALE VISITA:
Per essere forniti gli strumenti teorici e pratici per condurre una Due Diligence Tecnica su un immobile, comprendendo le fasi operative, la documentazione necessaria e le criticità da valutare scopri nostro asincrono:
Per essere forniti gli strumenti teorici e pratici per condurre una Due Diligence ambientale PRELIMINARE e amministrativa su un immobile, comprendendo le fasi operative, la documentazione necessaria e le criticità da valutare scopri nostro asincrono:
Commenti